Il web è lo specchio della nostra società, e questa è la società dell’apparire, del primo posto, dei tanti like, delle approvazioni, delle provocazioni, dell’ignoranza più accesa: cosa vogliamo avere di rimando? Shakespeare? Dante?
No, ci meritiamo quello che abbiamo.
Ne discutevo con un caro amico qualche giorno fa: possibile che la soglia di autocritica si sia abbassata così tanto in così poco tempo?
A guardare sui social network pare di sì. C’è una crescente percentuale di persone che non si rende conto di quando e quanto scade nel ridicolo.
Prendiamo il mio campo professionale (la scrittura): ogni giorno vedo nuovi scrittori – autopubblicati o con editore, poco importa – che propongono libri ed ebook di cui una persona sana di mente e matura dovrebbe vergognarsi. Non parlo tanto del contenuto – mi guardo bene dal leggerli – quanto della forma con cui vengono presentati. Che poi la forma spesso è lo specchio del contenuto.
Copertine orribili, che paiono disegnate sotto l’effetto di mescalina. Sinossi sgangherate, presentazioni demenziali. Eppure questa gente ci crede.
Ci crede fottutamente.
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ahahh ahahhah si, vero.
Comunque sia al di là del contenuto non si rendono conto che la copertina è FONDAMENTALE.
(e non parliamo dei concorsi eh…oggi no, evitiamoli, meglio).
buona giornata.
Non parliamo male dei concorsi, che poi arriva il furbo di turno e ci troviamo le gomme dell’auto forate ( o anche peggio, sia mai)
La qualità ormai s’è persa, Marta, la copertina è un optional, tutto puntato sulla quantità, sull’esserci e basta, non importa il come.
Blog, social network e mobile app sono le camere di tortura della lingua italiana. La Santa Inquisizione, a confronto, era una dilettante.
Buona giornata. Pier☼
Il fatto che tutto è permesso a tutti che non è un male, anzi, solo che occorrerebbe un correttore universale che decida chi sì e chi no: una specie di maestra con la matita rossa!
Buona giornata a te 🙂
Bella questa della maestra universale con la matita rossa… e blu, aggiungerei.
Buona giornata 😉
In effetti, ho dimenticato che oltre al castigo, dovrebbe esserci per ognuno di noi l’incoraggiamento e l’approvazione quando si fa bene 😉
L’ex manager che è in me, mi ricorda sempre una regola fondamentale: “sorprendi sempre qualcuno a fare qualcosa di straordinario”.
Ehm. 🙂
Se posso, più che l’ex manager, direi, l’uomo sensibile e altruista che c’è in te 🙂
Chiara, sei molto gentile. Con un apprezzamento così, posso chiudere la mia giornata da blogger! 🙂 Scherzi a parte, la stima è reciproca.