Vi siete mai chiesti a cosa serva una cornice in un quadro? E soprattutto, avete mai notato a fondo la cornice o avete sempre e solo guardato il quadro?
Se vi chiedessi com’è fatta la Gioconda sapreste più o meno dirmi tutti; ma se vi chiedessi la cornice? È di legno dorato o nero e poi, la Gioconda ha la cornice o è solo una tela?
Una parte del mio lavoro riguarda proprio le cornici e il loro restauro. Per me la cornice è fondamentale, un tutt’uno con il quadro, nata in contemporanea, fusi e armoniosi. Le cornici venivano fatte da maestri artigiani, scolpite, dorate in oro in foglia, erano e sono preziose testimonianze d’arte.
Ma spesso così non è, le cornici vengono cambiate, ridipinte, dorate quando nere e laccate in nero quando dorate, (come accade quando morivano regnanti); vengono tagliate, incise, lavate come fossero vetri e rovinate per sempre. Non si usa grande attenzione alle cornici, fateci caso la prossima volta che vi soffermerete non solo sul quadro: troverete sbeccature, mancanze, pennellate di oro di diverso colore, sfarinamento da tarme; quadri perfetti e lucidi dentro a cornici scialbe e trascurate.
Provate anche a cercare i quadri nei cataloghi e controllate quanti di loro sono fotografati con le loro cornici e quanti no: vi sorprenderete a trovare poche tracce delle loro cornici, come fosse un’aggiunta non utile alla sua lettura, un accessorio superfluo.
Questa è la Monna Lisa con la sua cornice
Cambia vero? Assume un tono diverso, più importante, lo stile si evidenzia, i dettagli, i tratti.
La cornice è il luogo perfetto dove l’opera d’arte riposa.
Per me è così al punto che talvolta non vedo neppure il quadro 🙂
Chiara
sono d’accordo con te, la cornice è il luogo dove l’opera abita e spesso ne esalta le forme. Spesso però come ben scrivi le cornici hanno subito vita difficile e quindi ritrovarne di originali è orami quasi raro, spesso i quadri “vengono ammodernati” (ma non per questo peggiorati) e cambiano aspetto per adeguarsi maggiormente alla contemporaneità che talvolta li ringiovanisce senza alterarne la forza. Spesse altre volte poi, girando senza meta ti capita di scorgere in una vecchia vetrina cornici ad intaglio tutte in foglia d’oro, dove a seguirne le volute ci si perde. Alcune sono davvero bellissime, anche vuote.
Nei 25 anni di lavoro ho recuperato parecchie cornici, anche pezzi, ne ho una gran passione; ogni tanto le restauro e le propongo ai clienti che spesso le appendono fini a se stesse, quadri senza quadro 🙂
Sono abbastanza contraria a cambiare la cornice per ammodernare il quadro; si perde il suo filo storico e il risultato anche se tu dici a volte migliore dell’originale è comunque snaturato.
Il grande retore Genette ha scritto un libro che forse ti potrà interessare: “Soglie” edito, in italia da Einaudi….la cornice, in effetti, è una soglia a forte valore semantico.
Non lo conosco, grazie, credo sarà una prossima lettura.
La cornice è il contesto dell’opera e mai nulla come la cornice può cambiare la lettura di un quadro. Così come la sua collocazione ma in maniera minore.
è quello che Genette chiama peritesto…la cornice in un quadro o loa copertina di un libro..ecc
mi hai incuriosita
è davvero geniale, credimi tu sei sulla strada giusta con il tuo post.
Speriamo, certe strade sono contorte 🙂
meglio, no? C’è più gusto. 🙂
Come nella vita, la cornice contribuisce a dare forma, senso… 🙂
Brava Chiara, avevo in mente proprio questo, traslandone il senso nella vita. Noi siamo parte di un contesto e siamo un tutt’uno con quello. Non possiamo esserci a prescindere.
Sta a noi scegliere il migliore, quello che ci dona di più, quello nel cui veniamo messi in risalto.
Buona giornata 🙂
Solo per precisazione, il dipinto della Lonna Lisa (Gioconda) non è stato realizzato su tela…
È stata dipinta su legno, pioppo precisamente.