Hermann Nitsch a Palermo e le opere della discordia.

Hermann Nitsch, artista dell’Azionismo viennese, fondatore del Teatro delle Orge e dei Misteri, da anni porta avanti il suo pensiero artistico usando cadaveri di animali squartati, esseri umani crocifissi, sangue sparso.
Il suo linguaggio è volutamente cruento, teso a scioccare il visitatore e nel contempo, per chi partecipa alle sue performance, tra sangue e croci e animali da macellare, viscere estratte e nudità, a far rinascere i propri  impulsi primordiali, incubi ancestrali, in una sorta di rituale sacrificale e liberatorio.

Le sue mostre non smettono di scandalizzare e Hermann Nitsch ha al suo attivo parecchie denunce e condanne.
A Febbraio avrebbe dovuto esporre al Museo Jumex di Città del Messico, ma una petizione e la rivolta degli animalisti, lo bloccò a pochi giorni dallìinaugurazione.
Ora approda a Palermo nei Cantiere Culturali della Zisa, con una grande retrospettiva. Anche in questo caso si sta tentando di impedirne la sua realizzazione, per la crudeltà delle immagini e per l’uso violento dei cadaveri di animali. Petizioni online, una causa su Change.org, sit-in di protesta.

Hermann Nitsch è un arzillo vecchietto barbutohn-hermann-nitsch-einfach-monster-304775_e

animato da demoni e visioni orgiastiche e violente che a suo dire, e a dire di molti, sono Arte.
Arte degna di essere esposta e vista.

Ho pensato a lungo se inserire come sempre le immagini delle opere di Nitsch nel post, ma vi confesso che non riesco. Non perché sia debole di cuore, ma perché  non riesco a trasferire il mio sentire. hermann nitsch
Uso quindi un’opera semplice  che nemmeno lontanamente racconta cosa troverà chiunque di voi vorrà accedere al link “Immagini” (clicca su immagini).

Ora che vi ho raccontato la storia di Hermann Nitsch dovrei anche dirvi cosa ne penso ma davvero non riesco ad esprimermi. Sono ancora una volta di fronte a qualcuno che non avendo talento usa metodi scioccanti per farsi conoscere e si sa, in un mondo di polli senza coraggio, unirsi al provocatore chiamandolo artista e benedicendo il suo dire, è l’unico modo che si ha per farsi notare.
Nelle opere di Nitsch non vedo nessun tentativo artistico; piuttosto mi sembra di ravvedere le stesse immagini delle torture e delle decapitazioni di popolazioni e ideologie violente che di questi tempi animano le nostre giornate. E nella partecipazione collettiva allo squartamento degli animali, alla crocifissione dell’uomo insanguinato, all’ostentazione della nudità, non vedo il ritorno alla terra, al ruolo primordiale dell’istinto, ma solo una insulsa processione di pecoroni senza cervello.

Il nostro mondo è in declino, l’odio sostituisce violentemente l’amore, la natura è stuprata, le menti sempre più corrotte: è quello che desideriamo? Una mostra di sangue e viscere?

Chiara

12 pensieri su “Hermann Nitsch a Palermo e le opere della discordia.

    • E’ disgustoso. Non mi capacito di come ci sia gente che lo segue…forse sono quelli che vedono i film Horror. Ma saranno felici a squartare gli animali, a farsi crocifiggere, godranno amplessi artistici?
      Mah, il mondo mi sfugge sempre più di mano.

      • C’è gente che seguirebbe qualsiasi cosa, anche senza capirci nulla, pur di dimostrare di distinguersi o di essere all’avanguardia o acculturati
        Lo stesso certi artisti

        Saranno un po’ tocchi, o distorti, chissà
        Lasciamoli perdere

        Buon pomeriggio, Chiara 🙂

  1. Io credo si stia montando una polemica inutile. Nitsch (artista o meno, a seconda di come la si vuole pensare) ha prodotto queste sue performances cinquant’anni fa scandalizzando e scioccando lo spettatore. Ora vengono riproposte, come in una minestra riscaldata, tutte quelle cose (che definisco “reliquie” non di certo opere!) che sono fuori tempo e prive di interesse. Continuano ad infastidire e a disgustare (ho provato più volte a vedere i video delle sue azioni, ma il disgusto è arrivato sempre alle prime scene) e nonostante ci sia una sua grande riabilitazione (oggi Bonito Oliva su Repubblica Palermo lo paragona -ignobilmente!- a Caravaggio; o il Museo monotematico della Fondazione Morra a Napoli) secondo me siamo di fronte ad una ‘riesumazione’ dal carattere unicamente documentaria. Che lo espongano pure, poi saranno le persone a scegliere se visitare o meno le sue “opere”. Insomma…tanto rumore per nulla. Anzi gli stanno solo reggendo il gioco.

    • Riesumazione o no, ci troviamo di fronte ad immagini che disgustano. Io stessa questa mattina, guardandole, mi sono trovata a disagio, un senso di oppressione. Trovo che questo sia inutile nel contesto artistico, non aggiunge nulla, non merita l’attenzione che gli si è data. Però nemmeno tutto deve passare sotto traccia, nel silenzio.
      Se qualcosa offende, e se sono in molti a sentirsi offesi, allora, forse, occorre fare qualcosa per fermarlo.
      O anche no, come dici tu, saranno le persone a scegliere. Ma come sai, le persone sono curiose e morbose e non sarà mai veritiero il numero di visitatori correlati al vero interesse.
      Caravaggio mi pare quantomeno una bestemmia!

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