Le cose hanno tutte un dritto e un rovescio, un nero e un bianco.
Solo che noi stiamo sempre e solo da un lato e nemmeno ci azzardiamo a guardare dietro. Non siamo nemmeno curiosi di vedere cosa ci sia. Stiamo lì, seduti in prima fila a guardare fissi, gli occhi incollati, il pensiero radicale.
Non li vediamo i colori differenti, non le sentiamo le altre voci.
E dire che basterebbe girare la testa, o alzarci in piedi, o togliere le cuffie e quella musica alta, quella delle nostre sole parole, dalle orecchie.
E dire che basterebbe un po’ di ascolto in più.
Chiara
Ascoltare è complesso. Richiede cuore, piuttosto che senso. Ed è questo che rende complesso l’ascolto, poichè se davvero si ascolta si finisce per “obbedire” (parole che in fondo significa nella sua radice latina, ascoltare) e noi non vogliamo obbedire. E perciò restiamo sordi.
Mi piacciono le tue parole. L’ascolto presuppone una pace dentro sé, ma quanto è difficile che ci sia.
Già, hai detto bene, solo un po’ di ascolto in più.
basterebbe poco
è che fondamentalmente a volte non ci sforziamo di comprendere l’altro
già
Un sorriso per te, Chiara e buona giornata anche se di pioggia.