“Rialzarsi è donna”

“Rialzarsi è donna” è la prima edizione di un premio letterario indetto da Apid Imprenditorialità donna a ricordo del primo presidente, Angiola Audino. Rivolto a donne imprenditrici, il tema portante è il cambiamento e la resilienza, temi spesso non facili da raccontare perché toccano la sfera intima e personale; parlano di fallimenti, di cadute ma portano con sé la voglia e il coraggio di rialzarsi, di andare avanti. Nonostante tutto.
Il mondo imprenditoriale delle donne è sempre più complesso di quello maschile, si fa più fatica per le nostre caratteristiche, i sensi di colpa, la fragilità nascosta, il senso di inadeguatezza. Di contralto le donne hanno forza da vendere, determinazione, empatia verso l’altro. Le donne sono forti.

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Ho partecipato con emozione al concorso letterario raccontando la mia esperienza di cambiamento, io come altre 50 donne. Di questi racconti, massimo 15000 caratteri, ne sono stati selezionati 15 che sono andati a comporre l’antologia “Rialzarsi è donna”: 15  storie di donne e di cambiamenti. Alcuni davvero potenti, storie da cui rialzarsi è davvero difficile, ed esserci riuscite è fonte di coraggio. E di speranza.
La premiazione si è svolta ieri, al Salone del Libro di Torino, a premiare Brigitte Sardo, presidente Apid Torino.

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Inaspettatamente il mio racconto è risultato primo classificato, e questo mi rende felice anche se credo, in un contesto come quello di “Rialzarsi è donna”, abbiamo vinto tutte. E credetemi, le donne che ho accanto hanno e stanno ancora, combattendo battaglie che io mai saprei affrontare con coraggio e con i loro meravigliosi sorrisi.
Il mio racconto si intitola: “15000 caratteri. O quasi. (perché non è la perfezione che conta)” e si può leggere qui. 

11 pensieri su ““Rialzarsi è donna”

  1. CONGRATULAZIONI… Il tuo racconto è una stupenda pagina di vita ed una lezione di filosofia che parla alla mente e all’anima.
    Ricorda il celebre Arcobaleno sopra il ruscello ed è un inno al lavoro e alla speranza nel domani. Sei grande Chiara, in affettuosa sincerità. antonio

    • I tuoi complimenti mi sono graditi, una mano sulla spalla, la spinta ad andare avanti.
      Non credo però di essere grande, sono una donna come tutte solo che lo racconto a voce alta condividendo con voi i miei pensieri. Di donne grandi ce ne sono tante, così come uomini, troppo spesso silenziosi ma colonne sui cui poggiarsi e crescere.
      Un abbraccio affettuoso e sincero.
      Chiara

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