Quando uno ha ragione, ha ragione e basta!

Anni.
Anni passati nella convinzione che l‘amicizia fosse il bene più grande.
“You have got a friend” di Carly Simon e James Taylor, la mia bandiera! ( clicca qui e canta con me!)

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Anni passati a collezionare amici di penna, amici reali, amici virtuali. 
Anni passati a confidare, a stimare, a condividere, a credere, a vivere, a volersi bene.
Anni passati nella fiera convinzione, sempre confermata vista l’alta compatibilità reciproca con i miei amici, che l’amicizia fosse la vera ancora nella vita; che gli amici avessero tra loro un legame unico e fedele, un legame di pelle, un feeling, un sentire che non aveva eguali.

Poi
poi arriva al scienza e cosa fa? Mi smentisce? 
NO
anzi approva, batte le mani e va anche oltre alle mie aspettative!

La prima ricerca apparsa pochi giorni fa dice che “I dati, recentemente analizzati, hanno dimostrato che la gente condivide lo 0,1% del proprio DNA con i propri amici rispetto a quanto accade con perfetti estranei, e si tratta della stessa somiglianza che si condivide con lontani cugini.”  fonte Popular Science in riferimento al Framingham Heart Study. ( leggi qui )

dna amici

Ecco, come avevo detto io qualche giorno fa! Certo io ero stata meno scientifica, ma il senso è lo stesso!
( la notizia è del 21 Luglio, il mio post è precedente quindi nessuna influenza)
Leggi qui il post “E’ dell’amicizia il vero senso dell’eternità”

Potrei accontentarmi di una ricerca che comprova che addirittura il DNA degli amici è simile? Potrebbe bastarmi tutto ciò?
NO!

E così è con immenso piacere e gaudio che leggo oggi questa notizia!
“Respirare le scoregge dei vostri amici fa bene alla salute!”
“Ecco una scoperta scientifica quantomeno sorprendente, si perché non siamo noi a raccomandarvi di respirare le scoregge dei vostri amici, ma nientemeno che dei ricercatori dell’università di Exeter. I ricercatori, a quanto pare, sono giunti alla conclusione che le scoregge potrebbero proteggerci di alcune malattie come il cancro.”
(leggi qui tutto l’articolo)  fonte Darlin in riferimento alla ricerca dell’università di Eketer.

scoregge amici

Quando uno ha ragione, ha ragione e basta!

🙂

Chiara 

 

10 pensieri su “Quando uno ha ragione, ha ragione e basta!

  1. Credo che se impiegassero il loro tempo in ricerche che servono a qualcosa forse sarebbe molto meglio, ma dipende sempre se sono in grado ;)Buona giornata e buon fine settimana! 🙂

    Date: Fri, 25 Jul 2014 07:59:34 +0000 To: silvia-1959@live.it

  2. Le bufale su internet mi divertono sempre molto, questa volta però è una mezza bufala. Nel senso che la ricerca dell’università esiste davvero, anche se non esattamente con oggetto la flatulenza. A questo link c’è la press release “incriminata”, il cui titolo effettivamente si presta già a qualche interpretazione, visto che suona più o meno “Nelle uova marce la chiave per nuove terapie”. E più avanti, il dott. Mark Wood, dice che l’acido sulfidrico, prodotto nelle uova marce e nelle flatulenze, è prodotto naturalmente dal nostro corpo e potrebbe essere effettivamente il nuovo eroe delle terapie… Ma chiaramente fa molto più ridere espressa in quel modo… 😀 😀 😀

    • Meraviglioso! Il tuo apporto tecnico non fa che aumentare la mia convinzione di avere ragione: hai creato un mostro! 🙂
      Per quanto riguarda le bufale su internet, fanno ridere anche me se non si creassero casi come la storia dell’infibulazione uscita pochi giorni fa e rimbalzata su tutti i tg senza fondamento alcuno se non che era appunto una bufala
      A parte tutto, ora mi tocca lasciare le uova fuori dal frigo e sniffarmele……. 🙂
      ciao 🙂

      • In questi giorni sto leggendo un tomo ponderoso, scritto da F. Capra e P.L. Luisi. Capra è quello de “Il Tao della fisica”, per capirci. Il tomo si intitola “Vita e natura: un approccio sistemico”. Il concetto di fondo è che oggetti e problemi complessi, che richiedono equazioni non lineari per essere rappresentati e/o modellati, si studiano meglio con un approccio sistemico, che è l’opposto dell’approccio newtoniano riduzionista (suddivido l’oggetto complesso nelle sue parti e le studio singolarmente, poi metto assieme i risultati). L’approccio riduzionista funziona poco soprattutto perché non tiene conto intrinsecamente delle cosiddette proprietà emergenti. Cioè quelle proprietà che non sono possedute dalle singole parti, ma dal tutto. Il che implica che il tutto è superiore alla somma delle parti. In quest’ottica il DNA, seppure estremamente importante, è soltanto un frammento del “cosa siamo”. Che poi noi si cerchi qualcuno che ci sia affine, che in qualche modo reagisca come noi, che sia empatico e ci stimoli, è un fatto acclarato, e in questo senso sposo la tua tesi sull’amicizia. Anche se nel mio caso le persone che chiamo amico sono davvero poche. Per una serie di ragioni che hanno poco a che fare con il mio DNA e molto con la prima parte della mia vita e con le esperienze maturate a quei tempi. 🙂 Scusa il “pippone”… 🙂

        • Il pippone mi piace, sai? Sebbene questo blog sia un insieme di idee minchioline e spesso senza senso alcuno, quando scrivo tendo a riflettere, a portare gli altri a riflettere e a leggere oltre: anche nella stupidità vi è un senso di verità. Non scrivo neppure per i “complimenti” che brava!” se no avrei già fatto d’altro.
          Venendo al tuo pensiero, ammetto di non frequentare la materia e so poco di approcci sistemici o riduzionista anche se intuisco il senso nel suo complesso.
          Concordo che il DNA simile ( se hai letto dello 0,1%, un’inezia) è un arrampicarsi sugli specchi, troppo poco per giustificare l’affinità che si ha con alcune ( poche) persone. Sono molti i fattori che determinano le amicizie più importanti, lo stile di vita, gli interessi, le passioni. E io credo, il carattere simile, quello più di tutto, una visione simile sulla vita e sul futuro, simili valori e decisioni.
          Chiamerei tutto ciò, scopiazzando Goethe “affinità elettive”.
          Un valore unico ed importante da tenere caro e proteggere.

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