Su questa terra siamo solo un passaggio.
Un passaggio che lascia segni e testimonianze, ma pur sempre un passaggio.
Un passaggio che lascia affetti, rancori, decisioni, cambiamenti, ma pur sempre un passaggio.
Un passaggio che lascia ricchezze, tesori, debiti, case, opere d’arte, persuasioni, ma pur sempre un passaggio.
Di questo dovremmo imparare che mai la vita s’abbia ad essere centro di qualcosa o qualcuno. Transitiamo, non restiamo, entriamo e dopo un po’, usciamo. Per sempre.
Nessuno sconto a nessuno, nessuno che possa tornare, nessuna ricchezza accumulata che si possa conservare oltre.
Un passaggio appunto, anche se viviamo come se non finisse mai, se muoriamo che se non dovesse finire ma solo tornare, con mausolei, troni, tombe riccamente decorate, bare indistruttibili.
La Certosa di Pisa, in territorio di Calci, apre la mente verso altre strade, verso la semplicità dell’essere e sul non ritorno. Così dal 1366 anno della fondazione fino all’epoca della chiusura nel 1969.
Nel piccolo cimitero nel chiostro, 20 tombe a terra, nessun nome, una croce che vale per tutti.
10 tombe per i conversi, 10 tombe per i padri monaci di clausura.
I monaci e i conversi venivano sepolti avvolti in un telo e, a rotazione, i loro tumuli venivano abitati dai nuovi monaci deceduti. Se qualche ossa restava, veniva deposta ai piedi del nuovo defunto per proseguire il suo lento cammino al ritorno alla terra.
Tutti erano uguali, nessun fregio o distintivo: tutti terra e alla terra ritornati.
Nella semplicità.
Chiara
Post molto apprezzato cara:)
Tu mi lusinghi, sarà un bene? 😉
Della Certosa di Pisa ci sarebbe da scrivere parecchio, è uno dei complessi abbaziali più grandi d’Italia, che dal 1366 ha subito svariati rimaneggiamenti, imponenti e stravolgenti quelli settecenteschi. Nella chiesa e nelle cappelle si perde il senso religioso, la fede e la serenità, con le decorazioni a grottesche imponenti . ma nel piccolo cimitero sembra di immergersi in altra epoca.
😀 perché è un male?
Molto interessante 🙂
Tutti uguali….così come dovrebbe essere in ogni cimitero del mondo….
Grazia Chiara per questo post molto interessante.
Buona domenica
.marta
Ho avuto una guida davvero curiosa ed appassionata. Questo fa la vera differenza nelle visite ai luoghi d’arte, cosa che se mi segui, sai che amo fare.
La semplicità con cui ha descritto questo passaggio è stata quasi poetica. Davvero brava 🙂
Buona domenica a te, cara Marta
Bellissimo!
Buona serata.
Quarc
Affrontare la morte con serenità, è ciò che mi auguro per me stessa.
Se invece ti riferisci alla Certosa, sito davvero bellissimo 🙂
Buona serata
Bellissimo… la Certosa.
Affrontare la morte? Certo lo dovrò fare con la speranza… che la sofferenza non sia troppa. In un certo senso sono sereno; l’esperienza mi dice che qualcosa continua nello stesso modo come non è cominciato tutto il giorno in cui sono stato concepito.
Buona notte.
Quarc
Buona notte a te 🙂
Adoro le opere d’arte architettoniche! Sul resto “no comment”
Questa è monumentale, vai a vedere un po’ di immagini nel web 🙂
Come dimostra anche il complesso abbaziale, siamo di passaggio, ma lasciamo un segno.
Un abbraccio
Giancarlo
Molto vero.
Occorre, però, a mio giudizio, non attaccarsi troppo fortemente a questo segno da lasciare finché si è in vita per non smarrire il senso di umiltà che dovrebbe accompagnarci sempre.
Dei segni ne faranno testimonianza i posteri, ahimè, non noi.
Ciao Giancarlo e buona settimana
Una semplicità disarmante è questa rievocazione della certosa di Pisa. Si respira a pieni polmoni una sensazione di quiete sia dalle tue parole sia dalle immagini.
Hai colto il sentire della mia visita. Come ho scritto anche in un altro commento, la guida è stata straordinaria nel saper ricreare atmosfere dell’epoca.
E pur essendo un complesso molto grande, vi è un senso di raccoglimento che appaga la serenità.
buona notte