A te serve combattere?

Prendi un foglio di carta, usa una penna 
Scrivi le tue aspirazioni
Fanne una lista, di desideri grandi e realizzabili, folli e visionari o piccini e vicini.
Tienila con te e talvolta dalle uno sguardo.

S’accenderà
Sappi che nel cuore della notte le tue aspirazioni diventeranno la tua vita.download

Chiara
Fighting – Matt Horne 

11 pensieri su “A te serve combattere?

    • Non parlo di sogni veri e propri, ma di aspirazioni.
      Normalmente le aspirazioni hanno un tiro molto più basso e pertinente con il nostro range di vita.
      Occorre determinazione e tentativi su tentativi per arrivarci. Magari non nella forma piena, ma arrivarci.
      Io ho fiducia nel presente. Ovvio bisogna lavorare tanto.
      ciao

      • Tu sai quanto me che le aspirazioni altro non sono che sogni irrealizzati ed hanno la stessa valenza il che implica che dobbiamo tener conto del fatto che come è il titolo di un libro di Indro Montanelli “I sogni moiono all’alba”. Il che, ovviamente non vuol dire che noi dobbiamo rinunciare a sognare ed a realizzare le nostre aspirazioni. Io oggi ne avrei solo una: che l’Italia ce la faccia ad uscire dal cul de sac nel quale 30 anni di malgoverno e di ruberie l’hanno cacciata. Non per me ma per le giovani generazioni che avrebbero il diritto di avere, nonostante tutto, ciò che la mia generazione ha avuto: una vita dignitosa. Alla mie età sono ben poche le altre aspirazioni, permangono ancora, per fortuna, i desideri più elementari. Ciao.Buona giornata.

        • Non concordo sul fatto che le aspirazioni siano sogni irrealizzati.
          Al contrario, per me sono progetti in nuce, che seguono le mie inclinazioni e i miei talenti e che quindi, proprio per la presenza di una spinta forte, hanno possibilità di vedersi realizzate. Essendo io restauratrice, aspiro a restaurare qualche bella statua in una chiesa. Se invece dovessi aspirare a diventare regina d’inghilterra, ecco che allora quello sarebbe un sogno irrealizzabile perché non ho alcun presupposto e talento per poterlo diventare.
          L’Italia? mi auguro anch’io che esca da questo buco nero ma la vedo grigia per il pessimismo che anima soprattutto i giovani e la loro carenza di attitudine a sperare e proporsi.
          ciao

          • Troppo facile se ti riferisci alla ristretta cerchia della tua attivitàartistica della quale possiedi tutti gli strumenti da utilizzare. Il parallellismo va fatto in senso generale dove, appunto, le aspirazioni non sono espressione della propria individualità soltanto, ma sogno di qualcosa da realizzare ma che rientra soltanto in un desiderio in nuce, in una aspirazione emotiva, che tale potrebbe restare senza compimento. Quello che per te è un realistico progetto da concretizzare, nel secondo caso è solo una speranza, un sogno ancora irrealizzato e nessuna certezza di poterlo realizzare.
            Converrai che la nostra non è solo una disputa linguistica ma è alla base della differenza tra la razionalità (il tuo progetto in nuce) e l’emotività (il sogno, il desiderio che esula dalle tue capacità ed opportunità – diventare regina- ma mai dire mai). Ciao. E’ molto interessante ogni tanto discutere anche in punta di astrazione logico-linghuistica-psicologica-filosofica. Divertente! Altro che la politica!

    • Sempre. E adoprarsi per le nostre aspirazioni. Curarle, seguirle, incentivarle. Ma anche abbandonarle quando ci accorgiamo che sono superiori alle nostre capacità.
      Buona giornata a te, cara Silvia 🙂

    • Dolce e prezioso amico di penna
      Il tempo non è mai perso e anche il fallimento insegna. Ma se si parte dal presupposto che forse non funzionerà, rimarremmo tutti automi inchiodati alle nostre frustrazioni.
      Come ho scritto prima, non bisogna cozzare contro i muri con desideri impossibili ( anche se sognare alto paga in progettualità per i sogni piccoli) ma costruire una rete consequenziale di piccole aspirazioni che hanno una qualche probabilità di riuscita.
      E soprattutto, non farsi abbattere.
      Vedo che i giovani come tu sei, hanno sempre meno voglia di essere e proporsi.. fidati, ne vale la pena
      Un abbraccio grande

  1. Oggi si prospettava una giornata difficile…..come tante, ma ho preso il telefono ed ho cercato se ci fosse un nuovo post ed eccolo li…sorpresa…non molto!!!! l ho letto e condiviso con una collega e la giornata e’ iniziata con risate e saluti…ora ho pensato che potevo condividerlo con una persona a cui le tue parole danno valore al suo modo di essere…..grazie

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