Il mondo è uno solo. E dentro c’è tutto, il male e il bene.
Per una strana perversione della mente, vedo gente che mostra solo il male (o il presunto male, spesso attribuito a cose che non si conoscono, non a un vero male); vedo gente che prende in giro, che si mette in cattedra come giudice/censore/professore/dio.
Per una strana spirale, vedo gente che con il suo odio genera odio, in un gorgo senza fine che porta a gettare fango su tutto, indistintamente: la generalizzazione è un’arma subdola, annienta la capacità di giudizio singolo, è una fila indiana di pensieri, chiusi in gabbia.
I giovani di oggi per molti sono così
idioti, impersonali, bamboccioni, incapaci di giudizio, limitati nell’attenzione, intenti a giocare solo a Pokemon Go, il male, a drogarsi, a sbattersi in discoteca.
Avete visto in giro invece QUESTI giovani?
Sono quasi 2 milioni di giovani che hanno vissuto la GMG, Giornata Mondiale dei Giovani a Cracovia. Due milioni.
Gli esempi positivi ci sono e sono molti di più di quelli negativi.
È solo che è più facile mostrarsi superiori a quattro pischelli con un cell piuttosto che inferiori a 2 milioni di ragazzi che non hanno paura di mostrare la loro fede, i loro ideali.
Riflettiamo sulla bellezza del mondo, è solo con l’amore che si salverà.
Ma occorre partire da noi, da come ci comportiamo con l’altro, da quello che scriviamo, che condividiamo.
Da quello che siamo: se siamo di esempio, qualcuno ci seguirà e sarà una scia sempre più lunga.
E non parlo di fede, ho usato l’esempio della GMG perché è eclatante, ma del coraggio di essere noi stessi perni di speranza.