In Giappone si coltiva una pianta, Rhus Verniciflua. Uno dei luoghi più conosciuti per la sua produzione è Daigo, a nord di Tokyio, nella prefettura di Ibaraki.
Le piante impiegano dieci anni per crescere. Al decimo anno vengono incise per raccogliere la lacca Urushi, lacca impiegata fin dai tempi antichissimi per le sue proprietà di impermeabilizzazione e robustezza su stoviglie e oggetti in legno.
La raccolta della lacca avviene da giugno a novembre, finita la raccolta la pianta viene abbattuta perchè diventata inservibile.
Dieci anni per crescere, sei mesi per la raccolta, poi l’abbattimento.
Ogni pianta produce in media 200ml di lacca, l’equivalente di un tubetto. Considerate quindi il tempo, la fatica e quindi il costo della lacca Urushi. Ma di questo racconterò un’altra volta, oggi voglio raccontarvi come si raccoglie la lacca.

Campo di Rhus Verniciflua a Daigo, prefettura di Ibaraki
La corteccia della pianta viene incisa con un piccolo taglio orizzontale; a distanza di 30 cm se ne fa un altro e così via. Il taglio deve essere piccolo, quasi invisibile: per segnare la pianta incisa viene messo un cordino rosa.
Dopo 3 giorni si procede con un altro taglio, dopo due giorni un altro ancora, sopra ai precedenti, a distanza di pochi mm.
Dai tagli fuoriesce la lacca che viene raccolta con maestria da validissimi artigiani, piccole preziose gocce che saranno usate da altri artigiani e artisti per un’arte quasi scomparsa.
Ma perché si procede così? Perché prima un taglio, qualche giorno dopo un altro e via di seguito?

Tobita san estrae la lacca Urushi a Daigo
L’ho chiesto a Tobita san, coltivatore di Rhus Verniciflua e ho ricevuto come risposta:
” I tagli piccoli servono a far sì che la pianta si adatti piano piano alle ferite. Se io tagliassi subito con grandi tagli la pianta non reggerebbe e morirebbe subito. Se poi facessi un taglio circolare non ci sarebbe scampo. I tagli piccoli permettono alla pianta di superare ogni giorno le ferite, di farle rimarginare per essere pronta, il giorno successivo, a produrre nuova lacca.”

Tagli per estrarre la lacca Urushi
Alla fine del decimo anno di vita, le piante vengono abbattute. La corteccia non riesce più a ricostruirsi e diventa inservibile per la raccolta della lacca.

Non sembra anche a voi che in questi tagli e nel racconto di Tobita san ci sia una grande metafora della vita?
Siamo così, feriti poco alla volta, ogni volta sopportiamo di più, impariamo dal dolore a sopravvivere. Un taglio netto ci ucciderebbe ma ai piccoli tagli ci adattiamo. Coraggiosi e forti ad affrontare, ogni gionrno, una nuova prova.
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