
Questa sono io, sono i miei cocci.
Sono partita per una meritata vacanza dopo mesi difficili, per me, per tutti, dieci giorni di mare, sole, passeggiate. Avevo cominciato a svuotare la mente -due giorni soli di vacanza possono fare miracoli- e ho ricevuto la telefonata di mio figlio, che vive lontano, che non vedevo da 8 mesi, con la rottura del perone, da operare.
Avrei dovuto essere io quella forte, fargli coraggio – l’ho fatto, di fuori l’ho fatto- ma dentro mi sono sentita precipitare e sono caduta a terra, in tanti cocci.
Le mie vacanze non sono mai semplici, non so se sia destino, non so come chiamarlo
-perdita documenti, Corsica
-macchina foto rubata, Genova
-tenda rotta, Barcellona
-macchina foto rubata, Toledo
-telefonata con mamma grave, rientro immediato, Germania
Ogni anno al rientro a casa ci contiamo per vedere se ci siamo tutti, interi e sani
– colica renale, ricovero in ospedale, Francia
-ginocchio bloccato, pronto soccorso Peschici
-tenda bruciata, Francia
-portafoglio rubato, Lago di Garda
Ci concentriamo per divertirci, poi alla fine ne ridiamo sempre, ma anche i parenti si domandano al nostro rientro: “come è andata quest’anno?”
– macchina con sistema elettrico bruciato, Francia, vacanza senza contachilometri e tergicristallo.
-macchina rotta ferma in corsia di sorpasso a 130km, poi ripresa, poi ferma definitivamente il 15 agosto in una strada desolata a Bari.
– dito mignolo incastrato in un moschettone, lussazione e pronto soccorso, riabilitazione in vacanza, Francia
-rientro per problemi urgenti, Normandia
Quando è suonato il telefono ero a piedi in cima a una bella passeggiata a Pollica, da lontano il mare, in mano una fetta di pizza rossa…i cocci sono caduti, li ho sparpagliati lontano.
Mio figlio è stato operato a Dubai e due giorni fa è rientrato a casa. Sta bene, è giovane e guarirà in fretta per tornare al più presto a fare quello che ama.
I miei cocci sono ancora sparsi, sono tutti diversi, sono i pezzi di questi anni passati e superati, ogni volta con maggiore fatica e consapevolezza che il tempo è uno solo e che l’imprevisto è dietro a ogni angolo, nascosto.
I miei cocci hanno bisogno di cura. Prima ancora della ricostruzione, di cura.
Sarà il kintsugi la mia cura.
Saprò anche questa volta saldarmi forte, ora che dentro sono un vetro in frantumi.
