Scrivere, che bella storia!

Scrivere, tutti scriviamo!
Beh, non proprio tutti ma un bel numero corposo e succulento! A partire dai social, Facebook, Twitter, passando dai blog, quanti ce ne saranno al mondo? Quanta gente batte freneticamente i tasti nella speranza di infilare dieci parole corrette una dopo l’altra?
Scrivere, scriviamo in tanti, di noi, della vita, dei sogni, dell’amore, di poesia, delle notizie, i giornalisti scrivono di notizie, anche di bufale, ma spesso di notizie e opinioni.
E spesso le scrivono male.

Forse ci siamo persi un pezzo, forse per la smania di arrivare UNO e di scrivere sotto il magico spirito dell’ispirazione, ci siamo giocati la grammatica. 

Io certe cose non riesco a leggerle, spesso non riesco a rileggere nemmeno me stessa e ogni volta che mi rileggo mi correggo e, a rigor di logica, non mi pubblicherei mai.

Qui occorre un manuale, un foglio anche, delle regole chiare. E non si parte dall’eccelso, ma dal basso, dagli accenti, dai pronomi, dal pultroppo -c’è davvero qualcuno che scrive pultroppo?-

Ecco che può venire utile tenere sul tavolino questo articolo di Tatiana Cazzaro, copywriter relazionale  scritto per il blog della Rete al Femminile di Biella: “Come si scrive? Piccola guida per scrivere senza errori” (cliccando qui puoi accedere al link diretto, poi torna a dirmi cosa pensi di errori e scrittura)

45 pensieri su “Scrivere, che bella storia!

  1. Tutto giusto. La questione dell’accento grave sulle vocali chiuse, quali “i” e “u” però non credo sia cosí semplice. Porto avanti una mia personalissima battaglia proprio accentando, volutamente, in maniera acuta e non grave le parole che terminano con quella vocale.

  2. Grammatica, strafalcioni e non solo!
    Recentemente come penso ti sarà capitato di avere letto sul mio blog, ho editato un mio scritto, un libro che avevo pensato per le mie nipoti (che nel frattempo sono cresciute!) e che nel frattempo mi è sfuggito di mano diventando qualcosa d’altro. Ecco, ne aveva bisogno di correzioni! Già perché non è solo questione di grammatica, o di costruzione delle frasi e punteggiatura, che già, vero,… se ne può discutere… c’è anche un problema di capacità di de-scrivere, di fare capire, di non ripetere i concetti mille volte e annoiare, di non fare perdere il filo a chi legge e scrivere cose belle.
    Molti scrittori in erba (tra cui io) pensano: ecco ho scritto 300 pagine e ora to’ leggetelo! E’ differente e tanto scrivere un articolo da blog rispetto a scrivere un libro. Ho ancora i polpastrelli in fiamme per avere riscritto 10 volte ogni pagina, così come l’editor probabilmente mi ha maledetto per gli straordinari a cui l’ho sottoposta!
    Il primo errore? Non usare il correttore ortografico: ragazzi funziona, è il primo strumento che vi fa capire … quanto siete impazienti di finire.
    Tutto questo implica cosa? Difficoltà di lettura. Noia… Abbandono in un cassetto.
    Ps.: prima di un corso di scrittura creativa, val la pena fare un corso di scrittura e basta! 😀

    • Parlare malissimo è solo la conseguenza di non aver mai letto. Non so a chi ti riferisci tu, ma ce ne sono parecchi in giro, presuntuosi e arroganti nella loro ignoranza.
      Io preferisco leggere, sempre.
      Un abbraccio

  3. credo che il vero problema nasca alla fonte. La scuola che ha smesso la sua funzione educatrice. Analisi logica, analisi grammaticale. Fossili del paleozoico culturale. I media? Lasciamo perdere. I libri che escono? Scritti male e con errori a gogò.
    Come si può pretendere che poi si scriva bene senza errori.
    Leggo sopra il problema degli accenti. Per quanto mi riguarda è e é cerco di usarli per le altre vocali è più complesso il problema, anzi è un problema di tastiera.

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