Serve davvero tutto questo sesso?

Sto leggendo Norvegian wood di Murakami, spinta più dalla curiosità che da effettivo interesse. Di Murakami si scrive tanto, si condividono citazioni, al punto da indurmi a leggerlo.
È un libro scorrevole, ben scritto; la storia è semplice, arricchita da importanti flashback; il tono è pacato, lo stile essenziale. Lo sto leggendo rubando tempo alle cose che faccio, il che significa che è appassionante, incuriosisce nei dettagli.
Purtroppo però non trovo quel Giappone che speravo di trovare: Murakami si sofferma sulle persone, facendone profonde indagini psicologiche mentre abbozza solo, come acquerello, il paesaggio e la cultura.

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I personaggi di Murakami sembrano normali ragazzi occidentali, tanto che se non fosse per i nomi, sarei tentata di immaginarli a New York piuttosto che a Roma. E fanno anche tanto sesso, come è giusto e piacevole che sia a 20 anni, come a 50.
Solo che serve davvero descrivere tutto questo sesso in un libro?
Murakami è delicato, la sua narrazione è erotica, non pornografica; non posso dire che infastidisca, solo che non me l’aspettavo da un libro di un autore giapponese così acclamato.

Vero è che il caso dell’anno è stato Cinquanta sfumature di nero, e questo forse la potrebbe dire lunga su cosa cercano le persone dai libri.

Insomma, la mia non vuole essere una recensione, ma una considerazione dettata più da un’aspettativa -disattesa- che da un’opinione.
Voi lo avete letto Murakami?

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54 pensieri su “Serve davvero tutto questo sesso?

  1. Sì, ho letto Murakami, non questo libro di cui parli. Ho letto “La fine del mondo ed il paese delle meraviglie” che mi è piaciuto moltissimo, mi ripromettevo di leggere qualcosa d’altro, ha scritto tanto. Penso che lui viva negli Stati Uniti ma a parte questo penso che narri la nuova generazione giapponese e non, come tutte le generazioni in era di globalizzazione. Se trovi troppo sesso significa che lo trovi ridondante nella storia, è comunque un giudizio che dai da lettore. E’ sempre una recensione quando esprimiamo le nostre impressioni nel leggere un libro, la tua è interessante. 🙂

    • La mia aspettativa era: distese di ciliegi, cerimonia del tè e filosofia Zen 🙂 sicuramente influenzata dai miei studi sull’arte Kintsugi. Ma devo arrendermi a cosa dici tu, che ormai tutto è globalizzato e che i giovani, come è giusto che sia, sono giovani dappertutto.
      Il sesso è una piacevole attitudine della vita, che apprezzo molto, quindi non sono scandalizzata, anzi. Solo che sì, lo trovo ridondante nella mia visione immaginaria di Murakami: ancora una volta mi accorgo che viviamo di aspettative che spesso vengono disattese 🙂
      Segno il tuo consiglio, non è detto che non prosegua nella sua lettura, grazie.

  2. Murakami non è il Giappone classico, è sogno e realtà, incubo e crudezza, descrive un disagio del vivere sottile e malinconico e molto spesso si perde in una dimensione onirica e ultraterrena.
    Non è che una parte del Giappone, di dell’organismo complesso e difficile da comprendere per noi occidentali.
    Se vuoi altri suggerimenti letterari diversi da Murakami, questo articolo è molto ben fatto
    http://wp.me/p46lcB-1CH 😊

    • Come ho scritto nel commento sopra, è una questione di aspettative disattese, chissà perché mi ero convinta che nei suoi libri ci fosse un Giappone classico. Non ho trovato una dimensione onirica, piuttosto una vivida realtà, concreta e terrena, fatta di disagi, di sentimenti irrisolti, di turbe e di profondi buchi mentali e spirituali.
      C’è un male di vivere giovanile che non si discosta da quello che purtroppo vediamo ovunque, ogni giorno.
      Grazie molto per il consiglio dell’articolo, ho curiosità del Giappone in tutte le sue sfumature, in attesa di un viaggio che spero prima o poi di fare 🙂

        • È sicuramente una lettura intrigante, non mi capita spessissimo di restare incollata ad un libro come invece accade con questo.
          Quindi credo ne leggerò altri, con interesse.
          Ho voluto solo portare le mie considerazioni su questo uso del sesso nelle descrizioni, e sul fatto che mi aspettavo un Giappone che non c’è.
          Tolte le mie aspettative, resta un buon libro 🙂

          • Il sesso è molto presente nella letteratura giapponese, in un modo che a noi può sembrare a tratti disturbante. Ho letto parecchio, anche altri autori ed è una componente essenziale. Ho visto anche alcuni documentari molto interessanti che riguardano le abitudini sessuali dei giapponesi, l’uso e abuso che si fa del sesso. Per certi versi è qualcosa di inaspettato.

            • Sarà che ho letto poco, sarà che ho letto La metafisica dei Tubi di Ameliè Nothomb (bellissimo e consigliato) e lì di Giappone ce n’è parecchio tra carpe Koi e teatro No, seppure in poche pagine, sarà che sono deviata dal mio Giappone antico, insomma, devo mettermi sotto a conoscerlo questo nuovo Giappone.

  3. Bentrovata Chiara 🙂

    Ho letto tutti i libri di Murakami. La sua scrittura così calma e per certi versi profonda mi è piaciuta da subito.
    Il libro di cui parli è il mio preferito…non so se è dovuto al fatto che è stato il primo libro che ho letto.
    Non avevo aspettative ma l’apertura curiosa che di solito tengo quando mi approccio ad uno scrittore per me me nuovo.
    Forse è stato anche questo non voler rimarcare stile di vita giapponesi che me lo ha fatto amare, per cui mi sono ritrovata delle gioventù “che può essere inserita in ogni luogo” (quasi).
    L’aria del giappone comunque la ritrovo nel suo stile: pagato, delicatissimo in alcuni passaggi che ho sentito come poesia.

    E’ stato piacevole leggere la tua recensione
    grazie
    .marta

  4. È sempre piacevole ritrovarti Marta 🙂
    Questa storia delle aspettative rischia davvero di confondere le idee e distorcere il senso alle cose. E fai bene ad approcciarti con apertura curiosa, è il modo migliore per godere o per rifiutare.
    Ecco, io la poesia non l’ho trovata, mentre invece ho trovato la delicatezza dei sentimenti, la bellezza eterea ed enigmatica di Nakao, la rassegnata accettazione di Watanabe. Che forse a ben vedere sta proprio lì la poesia.
    Un abbraccio forte e delicato.

  5. Carissima,
    molti di questi libri sono frutto di marketing martellante e del web, inoltre il sesso fa vendere… Suggerirei l’evasione di Camilleri, Carofiglio, De Giovanni per dimenticare un poco la pressione dei giorni. A chi pensa che bestemmio ricordo Platone, Shakespeare e Sant’ Agostino, non si dovrebbe smettere di leggerli. antonio

    • Sono una lettrice di classici quindi incontri il mio favore e nessuna bestemmia quando mi proponi Shakespeare. Sono però anche una lettrice molto curiosa e pronta a farmi sorprendere quando libri e autori vengono spinti parecchio. Ripeto, Murakami mi piace, non da farci un monumento però.
      Buona giornata amico caro.

  6. Murakami è fenomenale!!! Ogni libro ti spinge in un sogno, in un mondo onirico dove succede di tutto e questo tutto è descritto e raccontato in modo magistrale, quasi poetico. Leggi Kafka sulla spiaggia per credere. Io adoro questo scrittore. Ho amato alla follia Norwegian wood, il primo che ho letto, così come ho amato oltre al suddetto anche il giorno della pecora, dance dance dance, la ragazza dello sputnik, l’elefante e altri racconti….grande! il prossimo sarà 1q84, il libro con cui ha sfiorato il nobel, premio che meriterebbe davvero!!!

    • Mi hanno parlato di 1q84 come di un genio, credo lo sia.
      Murakami mi piace, spero di non aver fatto passare un messaggio differente. Solo che non mi aspettavo il sesso. E mi immaginavo inchini e sale da te, non alcolici a profusione.
      La sua scrittura è interessante, per nulla noiosa.

  7. Probabilmente ti aspettavi qualcosa di piú “caratteristico” per il pregiudizio diffuso che i giapponesi, specialmente quando da tutti acclamati, siano sempre molto “caratteristici”, appunto, ed “esotici”.
    Personalmente non lo trovo una lettura sgradevole ed anzi sono contento che narri di un Giappone, o forse di un mondo, contemporaneo, attuale, non cristallizato in una bolla, un sogno inesistente.

    • Più che caratteristico direi tradizionale. Ma appunto anche in Giappone i costumi sono retrogradi e il presente è abbastanza omologato.
      Comunque questo è il primo libro, vedrò la strada che prenderanno i prossimi.
      Non sgradevole significa gradevole o passabile?

  8. Non ho letto ancora niente di questo autore, ma se davvero parla (tanto) di sesso in maniera più pacata rispetto al porno linguistico di “50 Sfumature” ben venga. Un conto è la provocazione, la trasgressione di un libro che vuole soltanto essere venduto in virtù della sua fuga dagli schemi, ma quelli della decenza. Un altro è raccontare di un aspetto fondamentale e quasi inevitabile dell’adolescenza, ovvero l’incontro con l’eros.
    Mi hai incuriosito, adesso voglio saperne di più di questo Muramaki 🙂

    • Non ho letto e non leggerò 50 sfumature, ma di certo, per come ne hanno parlato, il sesso di Murakami è l’1%. Oltretutto delicato, non volgare. Naturale direi.
      La mia è più una provocazione, per chi mi legge sa che da un po’ di tempo sto seguendo il Giappone e la sua arte per la tecnica Kintsugi e speravo di ritrovare in Murakami quell’atmosfera giapponese dei ciliegi in fiore e delle tazze da tè.
      Sono rimasta stupita di quanto invece lo scrittore narri una vita comune, tra giovani, fatta di bevute, sesso, amicizia, amore profondo, solitudine e inquietudini.
      Posso consigliartelo, è un buon libro 🙂

  9. È stato il primo romanzo di Murakami che ho letto. Purtroppo non mi è piaciuto e a dirla tutta credo sia abbastanza ripetitivo nei suoi libri. Nel senso che c’è sempre un protagonista a cui fa compagnia una musica particolare..L’unico romanzo che mi è piaciuto tra quelli letti è stato 1Q84

  10. Io ho letto la trilogia di 1Q84 e, tralasciando trama e significato, devo dire che anche io ho trovato eccessive alcune descrizioni non soltanto della psicologia dei personaggi, ma proprio della loro quotidianità, e anche delle loro esperienze sessuali, arrivando quasi a diventare superfluo e, in diversi punti, quasi inutile.

    • Ognuno ha il suo modo di scrivere, ovvio, ma anch’io ho trovato alcune descrizioni, qui parlo del sesso, inutili, quasi forzate. Non ho letto la trilogia, non so neppure se dopo Norwegian wood leggerò ancora qualcosa di Murakami: come lo hai trovato? Vale la pensa investire tempo e denaro?

      • Mah… che dire, se proprio vuoi continuare a leggere Murakami, non ti consiglio la trilogia di 1Q84, perché è abbastanza lunga e a tratti sfiancante (e te lo dice una che ama la cultura giapponese e quindi tutto ciò che la riguarda). Poi sentirai tantissima gente dire che Murakami è eccezionale e che la sua lentezza è poesia, solo perché secondo me va un po’ di moda leggerlo. Io sono del parere che più di mille pagine di racconto erano riassumibili in trecento pagine e che l’eccessiva presenza di dettagli della quotidianità dei personaggi vanno ad aggiungere un’introspezione farlocca, scambiabile per maestria narrativa.
        Se Norvegian wood non ti ha entusiasmata tanto, quindi, non ti consiglio di spenderci soldi.
        P.s. anche in 1Q84 ci sono molti dettagli sui rapporti sessuali dei protagonisti, spesso così intimi da lasciare leggermente attoniti, e anche qui, totalmente inutili e forzati.

        • Grazie. Credo anch’io, purtroppo, che Muramaki sia una moda in questo momento e che leggerlo sia per qualcuno un obbligo da salotto. La tua recensione mi sconsiglia la lettura e ti ascolto, sebbene non ti conosca, ma mi pare di intuire che mi hai compresa. E quindi leggerò altro, c’è un mondo intero di carta che ci aspetta.
          Grazie ancora, buona notte.

  11. Non ho ancora avuto il tempo di leggere qualcosa di Murakami, e vorrei per paragonarlo a Ishiguro..
    Per il resto domanda interessante, uno scrittore in un paese dove i porno vengono censurati, credo sia una scrittura fuori dagli schemi… avendo letto oltre che Ishiguro solo un’altra autrice giapponese, posso dire che non faceva neanche accenno al sesso nei suoi libri… ed erano molto belli, e molto..spirituali diciamo. Conoscendo discretamente la cultura giapponese mi aspettavo questo velo un po’ mistico diciamo.. però sono anche di parte, adoro la storia e i costumi del Giappone, mi piacerebbe imparare la lingua e visitarlo… credo sia un’altra realtà. È appena avrò tempo cercherò di verificare la mia tesi… non ho letto nessuna delle 50 sfumature, per protesta quasi, ma Murakami mi incuriosisce… grazie dello spunto!

    • Conosco poco del Giappone e quello che so lo sto imparando per la mia passione per l’arte Kintsugi -se farai un giro nel mio blog con questo tag troverai parecchi spunti- e quindi è tutto dedicato alla fine del 1400. Non conosco il Giappone moderno e mi interessa saperne. Muramaki è stato un inizio, se hai consiglio per altro sono ben accetti.

      • Cerca di entrare nella cultura anime/manga, troverai molte similitudini tra i diversi anime o manga che siano… queste similitudini sono particolari comuni della vita moderna…
        Ps. Spesso questi anime trattano di adolescenza, e si nota una giovinezza completamente diversa da come si vive da noi.. il Giappone è un paese molto esigente…

    • Grazie per la suggestione, è il primo scrittore giapponese che leggo e confesso che l’ho fatto sull’onda di tutto il clamore in giro.
      Mi consigli qualche scrittore giapponese che sappia ben raccontare il Giappone tradizionale?

  12. Ho letto “kafka sulla spiaggia” ed ho apprezzato la profonda e delicata indagine psicologica dei personaggi. Vorrei in effetti leggere altri libri di questo autore.

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