L’Italia meridionale, dalla fine del 1800, diventa la meta preferita di giovani artisti del nord Europa, attratti dal clima, dal mare e dalla cultura radicata in ogni angolo.
Spesso erano afflitti da tubercolosi e approfittavano del mite clima invernale per curarsi. Avevano discrete disponibilità economiche e spesso non tornavano a casa ma restavano nei luoghi prescelti, Calabria, Campania e Sicilia. Il viaggio veniva chiamato Gran Tour (ne ho scritto qui Escher e il Gran Tour in Calabria)
Wilhelm von Gloden, Wismar 1856- Taormina 1931, pittore mancato e fotografo tedesco, affetto da tubercolosi, viene invitato dal pittore Geleng a Taormina, dove risiede.
È il 1878 e da allora fino alla sua morte nel 1931, a parte un breve pausa dal 1915 al 1918 per la Guerra, resterà a Taormina.
Ebbe grande parte nella documentazione fotografica del devastante terremoto a Messina del 1908 ma è maggiormente conosciuto per i suoi ritratti di giovani pastori nudi, collocati in ambientazioni classiche. Le sue foto sono ispirate all’antica Grecia, una sorta di Arcadia romantica. Attenta è la cura dell’illuminazione, la posa dei modelli che venivano cosparsi di una lozione di latte, olio di oliva e glicerina per nascondere le imperfezioni della pelle. Innovativo l’uso di filtri e lenti.
Si dice che Wilhelm von Gloeden non oltrepassò mai il limite della decenza, che non furono trovate fotografie esplicitamente erotiche, fu sempre molto attento a rispettare il luogo che lo ospitava; fu da traino per intellettuali omosessuali, quali Oscar Wilde ma non si hanno notizie di atteggiamenti licenziosi.
Quello che ricercava Wilhelm era la bellezza acerba dei giovani corpi, il richiamo classico nelle pose e nella scenografia, un tocco di poesia profonda tra le pieghe del corpo umano. E sullo sfondo l’intatto incanto di Taormina.
Informazioni utili
Wilhelm von Gloeden, Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Wilhelm_von_Gloeden
Taormina http://www.comune.taormina.me.it/
Estremamente interessante!
Vero? L’Italia è da sempre fonte d’amore per artisti. Le foto sono eccellenti per l’epoca, curate e molto ben impostate.
Domani ti ribloggo, Chiara, buona serata intanto!
Grazie mille Marzia, buona serata anche a te 🙂
Non conoscevo. Interessante davvero.
Vero, queste foto sono spettacolari se pensiamo all’epoca, non solo per la tecnica ma anche e soprattutto per l’argomento.
L’ha ribloggato su Alchimiee ha commentato:
Ignoravo l’esistenza del barone e la sua fotografia su temi anche, se vogliamo, particolari.
Grazie mille
Interessante. Le foto sono davvero belle.
Sì. Se pensi che sono dei primi del 1900, la capacità di un fotografo non aveva bisogno di filtri.
veramente interessante questo post. Sei stata abile nel rintracciare questo fotografo tedesco, di cui ignoravo l’esistenza
L’ho trovato casualmente su di una rivista, era solo citato il nome e mi ha incuriosito come tutti gli artisti che nei primi del Novecento hanno percorso il Sud Italia per poi stabilirsi. La commistione tra arte e natura è fortissima.
è sempre stato un pellegrinaggio di artisti tedeschi nel sud Italia a cominciare dal famoso viaggio di Goethe e del suo celebre libro.
Comunque complimenti per averlo scovato grazie alla tua curiosità.
Sì, sono curiosa. Interessata direi. Sai che quando leggo un libro tengo sempre una matita e segno tutte le suggestioni che trovo 🙂
fai benissimo. Io non tengo la matita ma cerco subito quello che mi incuriosisce.