Da tempo volevo acquistare un libro di Raymond Carver e “Di cosa parliamo d’amore quando parliamo d’amore” è il mio primo.
Ho aspettato come un’amante il suo sposo, le persone che lo hanno raccomandato me lo hanno fatto immaginare come un innamorato sul ciglio della porta, pronto ad aspettarmi.
Apro il libro e trovo la prefazione di Diego De Silva. Premettendo che nulla ho contro Diego De Silva, che neppure so chi sia, ma ad aspettarmi sull’uscio io ci volevo Carver, non lui.
Cosa può aggiungere in più delle parole di uno scrittore, un prefazionista? Il suo pensiero, non il mio. E mi serve? No.
No, non amo le prefazioni, non le leggo, di certi libri ne ho anche tolto le pagine per ridare vero valore all’autore perché è solo di lui che mi importa. Spesso le prefazioni sono raccolte di parole vuote. Scritte da persone che non so. E che non mi interessano.
Amo la biografia, quanto è bello sapere la vita degli autori (avete mai letto ad esempio la vita di Calvino?), com’è interessante vedere in quali anni è stato scritto un libro, quali accadimenti possono aver fatto cambiare un’idea, rafforzarne un’altra.
E mi piacciono anche le postfazioni, quelle che arrivano dopo la lettura, e sono come il profumo lasciato sul collo dopo l’ultimo bacio.
Perfettamente d’accordo con te . Le prefazioni non le lego mai . Neanche , pero’ , quelle scritte dagli autori stessi , come quelle di Calvino ad alcuni suoi libri
Beh, in questo caso possiamo considerarlo un capitolo del libro.
Una volta ne ho scritta una per una mia amica, per il suo libro di poesie, ma mi accorgo ora che è stato più un gesto di amicizia che un vero apporto al testo: il testo vive da sé.
Mi viene in mente la prefazione ai “sentierei dei nidi di ragno ” , davvero ridondante e compiaciuta ..io preferisco sempre l’opera pura …( mi sa che wp l’apprezza pure ) 🙂
Comunque Carver è immenso ..bella scelta
Ho letto alcuni racconti, è poetico e fiabesco. Mi troverò bene con lui.
*leggo
Sì, wp ha questa sfortuna che non lascia correggere i commenti, comunque avevo capito 🙂
Per non parlare di quelle che spoilerano di brutto!!!! Me ne sono capitate parecchie! Io di Carver ho letto Cattedrale. Bellissimo. Ho anche fatto una mini recensione sul mio blog se vuoi. Forse comprerò anche Principianti, che sarebbe la versione Carter centrica di quello che hai letto tu, ovvero i racconti come li aveva concepiti lui, prima dei tagli del suo editore.
Sono alle prima armi con Carver e sto scoprendo che c’è un mondo da esplorare, sono pronta! Copio i tuoi suggerimenti, andrò a leggere anche la tua recensione.
E abbasso le prefazioni! 🙂
abbasso le prefazioni, viva le postfazioni
oh yes!
Carissima,
non so quanto il libro sia opera dell’autore, che ha ben descritto l’ America, o dell’editore che, in stampa, lo ha ritoccato…
Posso indicarti un italiano recentissimo ed originale -a mio avviso- per uscire dal reale???
Daniela Mattalia La perfezione non è di questo mondo Feltrinelli
Comunque, buona letttura. antonio
Ti confesso che ho preso questo libro su suggerimento di amici blogger senza sapere nulla di Carver e quindi neppure dei tagli dell’editore americano. Mi riprometto di leggere altro e sicuramente faccio mio il tuo suggerimento.
Grazie mille, è un periodo di tante letture, sto sempre bene quando leggo.
Ti abbraccio amico caro.