404 Not Found (Il mio passato sono io?)

Questo post è un gioco, se vi va, leggetelo fino in fondo.

Ho sempre creduto che il mio passato mi appartenesse e non intendo solo i ricordi e le emozioni, ma anche gli oggetti, le cose. Tutto ha concorso a rendermi quella che sono, sia nel fisico che nella mente.
Poi è vero che la reale evoluzione è frutto delle mie scelte, ma è prevalentemente il contesto, l’humus in cui sono cresciuta che mi ha reso unica e irripetibile. Nel bene e nel male, ovvio e senza alcuna pretesa di eccezionalità.

Oggi WordPress mi augura buon compleanno: TRE anni di blog.wordpress compleanno

E’ divertente pensare cosa ho creato dal nulla, e non parlo solo di numeri, ma di relazioni. Di idee condivise e pensieri. Un flusso continuo.
Proprio in questi giorni, mi sono trovata a rileggere i miei primi post e a pensare di eliminarli.
Non dico che non credo più alle cose scritte, non mi tradirei mai, sono io anche se tre anni fa.
Ma sono cambiata nello stile, nel propormi, e forse alcune cose non le pubblicherei più, perché o troppo intime o inutili.
Ma nell’esperienza di mammacheblog lo scorso venerdì a Milano, nell’intervento di Matteo Zanzi ho imparato che
1) se cancello un post, google lo riconosce come 404 Not found e siccome non apprezza il giochetto, tende a spingermi in basso nelle ricerche, penalizzandomi.
2) io sono io, comunque vada, e non devo temere quello che ho scritto, anche se non perfetto. Il mio passato mi rappresenta, mi racconta ed è proprio per merito di quel passato che ora sono qui, che ho costruito un blog di persone e idee.

Nulla di più vero.
Il mio passato sono io.
E così ho pensato di recuperare il mio primo post e di farvelo leggere.
Eccolo https://squarcidisilenzio.wordpress.com/2012/05/12/metamorfosi-a-2/

Vi va di lasciarmi nei commenti il vostro primo post?
Giochiamo al come eravamo?

Chiara 

68 pensieri su “404 Not Found (Il mio passato sono io?)

  1. Ciao Chiara, io il mio primo post l’ho spostato l’anno scorso, quando ho creato il settore “reinvention”, per mostrare le primissime foto di kalosf. Dunque il primo post non è più il primo post. Per il resto sono d’accordo con ysingrinus. Non cancellare. 🙂 E auguri ovviamente!!!!!!

  2. questo si` che e` un bel gioco!

    il mio primo post e` questo: (sull’altra piattaforma, quasi dieci anni e 1.259.166 + 456.705 contatti fa): http://bertolauro.blogs.it/2006/01/21/1_un_idea_di_me_stesso~493303/

    mi piace ancora moltissimo! e spero anche a te.

    noi non siamo il nostro passato, siamo il nostro presente, del quale fa parte anche una selezione del nostro passato, quella che ci serve.

    certo che i blog rendono molto piu` difficile adattare il passato al nostro presente.

    in questo caso, fra l’altro, io preferisco il mio passato al mio presente, anche se ne vedo meglio gli errori.

    • Quanto passato da quel post. Ora vado a leggerlo. Solo vorrei dire che, hai ragione, noi siamo il nostro presente, ma siamo qui e ora in favore o in sfavore di quel passato che noi abbiamo deciso di vivere.
      Io preferisco sempre il qui e ora, anche se rivedo il mio passato con tenerezza.
      Sai che non credo che tu preferisca il passato al presente? Ora che hai la tua casa silenziosa nel verde? 🙂

      • non troverai molto da leggere, per fortuna – salvo forse la strisciata dei commenti di qualche tempo dopo.

        veramente la mia tenerezza verso quel passato forse dipende dalle circostanze del momento: mi trovo infatti da qualche giorno nel mio appartamento tedesco, e – ora che mi ci fai pensare – esattamente su quella poltrona dalla quale cominciai il blog dieci anni fa.

        non che il verde e il silenzio manchino neppure qui, ma l’ondata della nostalgia e` stata troppo forte!

        • Sai che identificare un luogo preciso, ancor più un oggetto come la tua poltrona, dove ha visto luce in questo caso il tuo blog, mi piace un sacco? Io non so dire, mi sposto per casa, sono nomade nei miei scritti.
          C’è da scriverne un altro post, mi sa 🙂
          Nostalgia o malinconia?
          il nostro poeta comune ne aveva scritto un post di largo consenso.

          • dipende dal monolocale di 25 metri quadri, credo, dove c’e` posto per una poltrona sola (ops, avevo scritto per lapsus persona).

            si e` talmente consunta e sporcata che sto per buttarla e ho anche provato a tornare all’IKEA per sostituirla nel segno della continuita` ;), ma non ne fanno piu` di uguali.

            se penso di identificare le mie migliaia di post con quella poltrona e di doverla buttare, mi viene un malessere…

            ma anche nella nuova casa di montagna ho ormai identificato un posto fisso sul divano, dal quale scrivo per il blog (ma non per altro).

            sono toro, nell’oroscopo, quindi amante della stabilita`: tu non sei certo un segno di terra… 🙂

            dovresti darmi il link a quel post che non ricordo.

            tra nostalgia e malinconia irrompe il greco antico in me: nostalgia e` il dolore del ritorno, mentre melanchonia e` l’umore nero, saturnino, che si spande dal fegato.

            no, no: e` solo notalgia.

            anzi, in questo caso la nostalgia e` un antidoto contro la malinconia: vorrei tornare ad essere piu` fiducioso e scanzonato, dimenticando le esperienze negative fatte…, non mi importa molto se questa significhera` essere un po` meno saggi.

    • boh, ho commentato di là, ma è tutto tedesco, tutto imperativo e tutto complicato e quindi ecco il commento!
      “ma che piattaforma è? tedesca, non riconosce i font, curiosa
      Se dici che preferisci il tuo passato e il tuo passato è quello che racconti nella foto, allora capisco tutto :)”

      • 🙂

        vedi? proprio cosi`, almeno nell’immaginazione.

        quanto alla piattaforma, in teoria era italiana, ma gestita da una societa` tedesca che faceva un sacco di casini con la grafica.

        tanto e` vero che alla fine scelsi come lingua base il tedesco, per ridurre i danni, anche se, poi, in questo blog scrivevo in italiano (in tedesco ne tenevo un altro, zitrone, che forse oggi non saprei neppure ritrovare).

        ma finalmente oggi ho capito perche` quel blog, assolutamente morto, continua a macinare piu` contatti del mio attuale: solo oggi ne ha avuti gia` 344: e` che ci arrivano i tedeschi, credo, come andassero in villeggiatura…

        oppure chissa`, era, ero, piu` divertente.

          • su questo non c’e` dubbio: magari non ne sono troppo capaci, almeno ai nostri occhi.

            ma sono piu` felici e meno bigotti, cioe` meno conformisti: hanno margini di liberta` personale molto maggiori dei nostri.

            e nessuno si scandalizza qui delle scelte originali…

              • sono due mondi opposti.

                per alcuni aspetti perfino complementari.

                ma per il mondo tedesco l’ostacolo principale e` la lingua: quasi insuperabile.

                tanto che oggi perfino in Germania si parla poco il vero tedesco, e queste rende tutto ancora piu` complicato.

                ci si aggiunge la tendenza a coimplcarla sempre di piu`, quasi per difendersi dagli immigrati.

                di recente per dire “o” la parola beziehungsweise, che originariamente significa “o piu` precisamente”, ha sostituito il vecchio troppo semplice oder.

                genau, esattamente, sembra diventata la parola da usare per dire ja, troppo banale.

                e vuoi mettere la soddisfazione di dire lediglich per dire “soltanto”, anziche` nur, come si faceva una volta?

    • Era il 2009, accidenti! Sei una veterana dei blog. Io non so se avrò tutta questa costanza; per ora mi diverte tanto e sto imparando molto, più di altri tempi, sulle persone, sulle relazioni, sui silenzi.
      grazie

  3. http://wp.me/p2K0NN-e
    Eccolo qui… Settembre 2012. Facevo esercizi di fisioterapia per le spalle, e sdraiata sul pavimento di casa guardavo le finestre della casa di fronte, al tramonto…
    In realtà, però, la prima cosa che ho scritto è “Perché questo blog”, che è tuttora pagina fissa del mio blog, per presentarmi.
    Ogni tanto mi capita di rileggere vecchi post, e mi ci ritrovo ancora.
    Mi è piaciuto il tuo, ti ritrovo… e mi ha colpito perché mi sono vista arrivare addosso il tram 13 che attraversa piazza Vittorio, tram su cui sono salita spesso quando abitavo a Torino. Quei luoghi sono un pezzo importante della mia vita, carichi di moltissimi ricordi.
    Bello il tuo gioco! Ora andrò un po’ a curiosare sui primi post dei tuoi commentatori…
    Ciao! 🙂

    • E’ in linea sempllcemente perché sono io. Sai, non credo tanto a chi dice di essere cambiato, a chi dice che cambierà.
      Noi, di base, restiamo noi, magari più ammorbiditi o induriti dalla vita, ma noi.
      Grazie, vado a leggerti 🙂

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