“Ho sempre coltivato un sogno, quello di un lavoro utile per un obiettivo importante”
Brunello Cucinelli
Quando mi sono imbattuta nella figura di Brunello Cucinelli, ascoltando le sue parole alla radio, ho capito da subito che mi trovavo di fronte aun uomo diverso, a una figura che quasi pare non appartenere ai nostri tempi. La calma, la pacatezza dell’eloquio, la serenità d’intenti, la fermezza determinata ma umile e disposta all’incontro, mai allo scontro, mi hanno indotta a ricercare sue notizie nel web.
Brunello Cucinelli, classe 1953, nasce a Castel Rigone (Perugia). Da subito attratto dalle morbide colline umbre, affascinato dalla poesia della terra e della natura, nel 1974 lascia gli studi universitari ed investe 500.000 mila lire nella confezione di 5 maglie in cashemere. Un sogno piccolo che diventa immenso, con investimenti accorti, bacini di espansione meditati, lusso, classe e qualità.
Brunello Cucinelli è un marchio conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, conta di 1000 dipendenti e un indotto di 4000 persone esterne.
Fino a qui si legge la storia vincente di un imprenditore, cosa che accade in parecchi campi.
Ma Brunello Cucinelli va oltre, non si ferma al mero guadagno personale e decide di reinvestire una parte cospicua dell’utile nel restauro e riqualificazione di Solomeo, un borgo umbro edificato tra la fine del XII sec e la prima metà del XIII sec, luogo dove decide di far crescere la sua azienda.
Anno dopo anno, con passione, il borgo rinasce e così la gente che lo abita. I dipendenti vivono una vita relazionale importante prima che lavorativa, in uno scambio di fiducia e rispetto, da cui trarne esempio.
Il borgo Solomeo e il suo restauro, l’azienda, la fondazione.
Il progetto cresce e si sviluppa ed ecco il Foro delle Arti (qui), l’Accademia e la Biblioteca (qui), l’Anfiteatro (qui), il Giardino dei Filosofi (qui), il Teatro, ( qui il sito del teatro) , la Scuola dei mestieri, con corsi di Rammendo e Riammaglio, Taglio e Confezione, Orticoltura e Giardinaggio e Arti Murarie. (qui)
“La nostra “qualità integrale” è il frutto della qualità interiore di ognuno”
Brunello Cucinelli
Questo in breve il senso della vita di Brunello Cucinelli, un moderno filantropo, un costruttore di futuro, un idealista per certi versi, un imprenditore vivace e capace. La sua figura mi ha smosso dentro, la coscienza intendo. Mi ha portato a riflettere sull’altro, sulla sua importanza; mi ha portato ancora una volta sulla via del rispetto e dell’umiltà quali motori unici per l’esistenza.
Il suo ultimo progetto in nuce è “Un Progetto per la Bellezza”.
Brunello Cucinelli ha venduto il 5% delle sue azioni, con i proventi ha comprato terreni e capannoni industriali dismessi nell’area di Solomeo per donarli alla comunità con l’intenzione di realizzare parchi tematici, il parco dell’industria, dell’oratorio laico e agrario.
Un contesto di bellezza e natura, terra e uomo che bene si integrano e sostengono per un futuro di stabilità e benessere, morale ed emozionale, prima che economico, perché, senza il benessere dell’anima, il futuro non ha ragione di esistere.
L’ha ribloggato su La vespa e….
Grazie per il reblog.
ciao
…mi viene il dubbio se ciò che ho letto sia vero tanto è incredibile la storia :((
…ce ne fossero di persone così!
complimenti davvero…questo è quel che si dice Uomo.
grazie Chiara
buon pomeriggio
.marta
L’ho sentito alla radio e mi è parso proprio vero così come il sito. Bisognerebbe incontrare i suoi dipendenti per capire se davvero è bello come appare.
Però crediamolo, è così bello 🙂
O incontriamoci a Solomeo per vedere com’è 🙂
Certo che ci credo, anzi, come ben hai detto tu: fa bene crederci…
semina speranza, ci fa fare un bel respiro …..
E apre la mente. Apre a nuove possibilita. “Semina speranza”. Quanto ne abbiamo bisogno.
Tantissimo….
Mi sa che è posto tra i nuovi bisogni primari….
Ho scoperto qualche tempo fa questa storia e subito ne sono rimasto affascinato. Effettivamente visto quello a cui ci hanno abituato, come dice Marta, potrebbe apparire una favola e invece perfortuna è tutto vero. L’idea del lavoro come momento di integrazione e collaborazione mettendo insieme tutti, dall’imprenditore fino al più “piccolo” degli operai. Una sua frase mi è rimasta impressa: “Il lavoro ha diritto alla massima dignità”… di fronte a tutto questo chapeau e rispetto assoluto per tutto quello che è riuscito a fare per un benessere collettivo.
Mi piacerebbe poterci andare, parlare con le persone, capire come vivono questa che pare un’isola di serenità e crescita. Il luogo è magnifico. E il lavoro è la nostra vita, viverlo al meglio ci rende, appunto, degni.
Ciao Chiara , la storia la conoscevo e quanto scrivi sulle qualità di quest’ uomo sembrano corrispondere al vero . E’ sempre bello leggerti . Un abbraccio .
Ciao Anna Rita. E’ una storia affascinante; lo metto in programma per una prossima vacanza, sono curiosa di vederlo davvero.
Un abbraccio a te e grazie