L’arte contemporanea ancora una volta stupisce. Ancora una volta supera l’arte stessa per lasciare un segno, un monito. Sarà arte vera, creatività spinta o solo un modo per farsi pubblicità?
Padova, Galleria Cavour: si inaugura il 30 Gennaio 2015 la mostra “Homeless” di Sergio Zagallo.
Un’installazione che prevede, a terra, dei manichini raffiguranti poveri, vestiti di stracci, dormienti.
Così veri da parere veri. E da far sconvolgere gli addetti alle pulizie al punto che, dopo averli mossi e aver notato che non c’erano segni di vita, hanno chiamato le forze dell’ordine al grido “Sono morti!”
Al loro arrivo, i vigili non hanno potuto far altro che constatare che erano solo manichini, nessun homeless sacrificato, solo una ricostruzione molto veritiera. ( qui l’articolo di Repubblica.it)
Ancora una volta sono qui a domandarmi quale sia il confine tra arte e stupore.
Chiara
Originale sicuramente, ma definirla arte mi sembra un po’ eccessivo. Buona settimana 🙂
Sono anch’io un po’ scettica sull’attribuzione della parola arte a certe installazioni. O siamo tutti artisti?
Buona settimana a te
E’ incredibile, dalle foto mi sembravano persone messe li per terra, una sorte di “arte” umana!
Utilizzo del corpo un po’ come avviene in certi negozi dove uomini e donne vengono utilizzati in vetrina come veri e propri manichini per mostrare gli indumenti all’ultima moda.
L’installazione in se mi piace, crea sicuramente stupore e curiosità! Ma è arte? Non so rispondere.. probabilmente si, la metterei nella sezione arte contemporanea!
Fa un po’ sorridere che siano dovuti arrivare i vigili per constatare che è arte e non uomini veri.
L’arte contemporanea, quale è questa installazione, mi confonde sempre. Non riesco a delimitare i limiti.
Se sei di quelle parti, vai a vederla e poi mi dici 🙂
Sono lontanuccio purtroppo, tipo 3/4 ore di treno, penso che non avrò l’onore di vederla 🙂
Ma nella provincia dove abiti le organizzano mostre d’arte ti devi per forza spostare nel capoluogo di provincia?
Poche cose purtroppo. Siamo una provincia commissariata prossima al fallimento ( benvenuto al nord), quindi si investe molto poco nella cultura, fanalino di coda. O vado a Milano o a Torino.
Mmm immaginavo. Io tra i buoni propositi di quest’anno ho intenzione di andare al museo Egizio di Torino.. e per mia fortuna ho già lavorato in passato a Palazzo Reale per un progetto informatico legato alla Sacra Sindone. A Milano invece sono di casa e posso sbizzarrirmi quanto voglio 🙂
Fortunello! Il Museo Egizio non l’ho ancora visto con il nuovo allestimento, ci tornerò. E a Milano, quando vado, faccio prima la lista dei luoghi e delle mostre, con una punta d’invidia per chi ci vive.
Sicuramente in questo caso arte che crea stupore 😉
buona serata Chiara!
buona serata a te, Lila
L’arte…deve riuscire ad emozionare.
Questa installazione ci mette in condizioni di porci domande…di discutere. Ha raggiunto lo scopo. Ha inviato messaggi.
Non sia mai che non siano sufficienti quelli che vediamo esposti in modo del tutto naturale per le strade di ogni città.
Sarà…io dall’arte voglio vedere il bello; la vita già mi da modo ogni giorno di farmi domande.